Il 15 settembre entrerà in vigore il Regolamento Agcom che prevede la certificazione degli organismi per la risoluzione extragiudiziale delle controversie, in conformità con il Digital Services Act
(Da Diritto dell’informazione)
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha approvato i regolamenti di procedura per la certificazione degli organismi che gestiscono la risoluzione extragiudiziale delle controversie tra fornitori di piattaforme online e utenti dei servizi e ha inoltre definito le modalità per l’ottenimento della qualifica di segnalatore attendibile, come previsto dagli articoli 21 e 22 del Digital Services Act (DSA).
Questi regolamenti, che entreranno in vigore il 15 settembre prossimo, rappresentano le prime misure adottate da Agcom, in qualità di Coordinatore dei Servizi digitali per l’Italia, per garantire un’applicazione efficace e coordinata del DSA.
Infatti, dal 15 settembre in Italia gli organismi che svolgono attività di risoluzione non giurisdizionale delle controversie (Adr) potranno richiedere all’Autorità la certificazione per gestire i conflitti riguardanti le decisioni delle piattaforme online, come la rimozione di “contenuti illegali”, in quanto contrari alle norme dell’ordinamento europeo o nazionale, o più in generale rispetto alla gestione degli account dei destinatari del servizio.
Per ottenere la certificazione gli organismi dovranno dimostrare di soddisfare i requisiti dell’art. 21 del DSA, che includono l’indipendenza finanziaria dai fornitori di piattaforme e dai loro utenti e l’efficacia delle loro procedure. L’elenco degli organismi certificati sarà disponibile sul sito dell’Agcom.
In questo modo, sia chi segnala la presenza di contenuti inappropriati o in violazione dei diritti dei consumatori, sia chi subisce limitazioni nell’uso del proprio account su una piattaforma online (inclusi i social network), potrà usufruire di metodi alternativi di risoluzione delle controversie, rapidi e a basso costo. Tuttavia, le decisioni prese dagli organismi non saranno obbligatorie per le parti coinvolte.
L’obiettivo di queste nuove misure è quello di garantire agli utenti delle piattaforme online un sistema di tutela rapido ed economico, migliorando la gestione dei conflitti con i fornitori di servizi digitali.
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