Entro il mese di settembre l’abituale comunicazione online dei redditi giornalistici derivanti da prestazioni con partita Iva, cessione del diritto d’autore e collaborazioni saltuarie nell’anno di imposta 2023
C’è tempo fino a lunedì 30 settembre per la comunicazione reddituale annuale all’Inpgi. Sono tenuti a farla i giornalisti freelance – quelli che hanno redditi professionali prodotti con partita Iva, cessione del diritto d’autore o collaborazione saltuaria – relativamente ai redditi ottenuti nell’anno di imposta 2023 per lavoro giornalistico autonomo.
La comunicazione va fatta seguendo le istruzioni riportate sul sito dell’Inpgi a questo link: https://inpgi.it/14-2/giornalista-lavoratore-autonomo-gestione-separata/giornalista-lavoratore-autonomo/comunicazione-redditi-2023/
Dalla pagina linkata sopra si può accedere all’area per la comunicazione reddituale. Per comodità, si riporta qui di seguito il link per l’accesso diretto all’area della comunicazione: https://denunciags.inpgi.it/
In alternativa, l’area della comunicazione è raggiungibile anche dalla propria area personale sul sito dell’Inpgi, dopo esservi entrati con lo Spid o la carta di identità elettronica (Cie).
Informazioni generali
È importante tenere in considerazione, in particolare, alcuni aspetti, specificati nel dettaglio nella pagina di istruzioni sul sito dell’Inpgi (linkata anche prima in questo stesso articolo), su cui riteniamo opportuno richiamare l’attenzione.
Sono esclusi dall’obbligo della comunicazione coloro che hanno sospeso la loro posizione all’Inpgi, come giornalisti freelance, a decorrere dall’anno di imposta 2022, o che non hanno redditi da lavoro autonomo giornalistico. Oppure, ancora, i giornalisti autonomi che hanno redditi derivanti esclusivamente da lavoro parasubordinato (collaborazioni coordinate e continuative), perché in questo caso tutti gli obblighi (fiscali e previdenziali) sono a carico del committente, come sostituto di imposta.
Nel caso si abbia un reddito da lavoro “misto”, complessivamente considerato, derivante da diverse tipologie fiscali, va considerato per la comunicazione all’Inpgi esclusivamente il reddito giornalistico liberoprofessionale.
Fatta la comunicazione, l’ultima schermata va stampata o comunque conservata sul computer: riporta il numero di protocollo della comunicazione, utile per ogni eventualità per cui occorra farvi riferimento, e l’importo da versare a saldo per il 2023, con un fac-simile di compilazione del quadro del modello F24-Accise, qualora si scelga questa modalità di pagamento ( il modello è scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure può essere ottenuto in banca o alle Poste, oppure ancora può essere compilato online qualora lo consenta il sito della propria banca). L’altra modalità è il bonifico bancario.
Il versamento dei contributi all’Inpgi, se si utilizza il modello F24-Accise, può essere fatto anche compensando eventuali crediti di imposta, qualora si abbiano. Per accertare questa eventualità, occorre consultare il proprio commercialista o il proprio consulente fiscale, che si sono occupati di compilare la propria dichiarazione dei redditi per l’Agenzia delle Entrate.
Il pagamento del saldo dei contributi dovuti per il 2023, dopo aver fatto la comunicazione reddituale all’Inpgi, va fatto entro il 31 ottobre 2024 se, compilando la comunicazione, si è scelto il pagamento in unica soluzione; se si è scelto il pagamento rateale, il saldo va versato in tre rate entro, rispettivamente, il 31 ottobre, il 30 novembre e il 31 dicembre 2024.
I servizi a disposizione dei giornalisti e delle loro famiglie
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Giornalista professionista freelance. Dal 1983 collaboratore di testate locali e nazionali dai Castelli Romani per cronaca e sport. Presidente e docente dell’Università Popolare Castelli Romani, Ente terzo autorizzato dal Ministero della Giustizia alla Formazione professionale continua per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Consigliere dell’Inpgi e dell’Associazione stampa romana.
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