
Sono stati deliberati oggi dal Cda dell’ente di previdenza, che ha anche sottoposto ai Ministeri vigilanti l’approvazione di un progetto di sussidi per la frequenza dei Collegi universitari di merito. Nelle prossime settimane saranno resi noti i termini per la presentazione delle domande di prestiti funzionali.

Software, hardware, altre attrezzature utili all’esercizio dell’attività di giornalista autonomo. E ancora: iscrizione a corsi di formazione professionale continua per i giornalisti. Sono esempi di beni e servizi strettamente connessi all’esercizio della professione per i quali i giornalisti autonomi potranno a breve chiedere all’Inpgi un piccolo prestito funzionale, fino ad un massimo di 2.400 euro. Lo ha deliberato all’unanimità oggi il consiglio d’amministrazione dell’Istituto di previdenza dei giornalisti.
Nella stessa seduta, sempre all’unanimità, il Cda con un altro atto ha proposto ai ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia), che dovranno ora decidere in merito, l’adozione di un altro provvedimento a sostegno dei giornalisti liberi professionisti o dei loro figli. Si tratta di un contributo, fino a 5mila euro, per l’iscrizione ai Collegi universitari di merito, strutture residenziali destinate ad ospitare studenti di università italiane, statali e non, che abbiano dimostrato particolari doti e impegno e che abbiano ottenuto risultati di eccellenza durante gli studi superiori.
I prestiti funzionali
La misura varata oggi dal Cda dell’Inpgi riguarda un prestito infruttifero, a rimborso delle spese sostenute dal giornalista autonomo, iscritto all’Inpgi e in regola con il versamento dei contributi previdenziali, per l’acquisto di beni o servizi funzionali all’esercizio della professione. Il prestito funzionale potrà essere richiesto a partire dal secondo anno di iscrizione all’Inpgi. Oltre alla regolarità contributiva, altri requisiti richiesti per ottenere il prestito sono: essere contribuente in via esclusiva all’Inpgi al momento della domanda; non avere posizioni debitorie con l’Istituto; avere un reddito annuo come minimo pari al doppio del prestito richiesto e come massimo di 25mila euro.
Il richiedente dovrà autocertificare di non aver subito protesti o procedimenti per assegni a vuoto e di trovarsi in una situazione economica che consenta ragionevolmente la rimborsabilità del prestito. Non potrà essere concesso il prestito funzionale a chi avesse già in corso con l’Inpgi un altro prestito di qualunque natura e a chi non fosse stato in grado di rimborsarne uno precedentemente contratto con l’Istituto.
L’importo del prestito funzionale potrà variare da un minimo di 200 euro a un massimo di 2.400 euro. Dovrà essere rimborsato con rate mensili posticipate, ognuna dell’importo di 50 euro (per i prestiti da 200 a 1.200 euro) o di 100 euro (per i prestiti da 1.201 a 2.400 euro).
La disciplina completa della nuova misura a sostegno degli iscritti sarà a breve resa pubblica dall’Inpgi attraverso i propri canali di comunicazione e il proprio sito internet. Nelle prossime settimane saranno quindi resi noti i termini per la presentazione delle domande di prestiti funzionali.
Il comunicato dell’Inpgi
Sussidi per i Collegi universitari di merito
La proposta dei sussidi per i Collegi universitari di merito dovrà essere approvata dai Ministeri vigilanti. La previsione di questa misura, infatti, rientra in quelle (come ad esempio l’assistenza sanitaria di Casagit W-In) previste dal Regolamento Inpgi delle attività di previdenza all’articolo 4, comma 5, punto B come forma di welfare, finanziato da un punto percentuale del contributo integrativo dei liberi professionisti, fissato in totale al 4% sui corrispettivi lordi. Tali misure devono essere sottoposte all’esame ministeriale.
La delibera che è stata proposta dal Cda all’approvazione dei ministeri vigilanti è l’adesione a un accordo quadro dell’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati, sottoscritto con la Conferenza unificata dei Collegi universitari di merito per incentivare forme di sostegno agli iscritti degli enti associati, com’è l’Inpgi, per la frequenza nelle relative strutture formative.
Se verrà approvata dai Ministeri, la misura di “welfare allargato” prevista oggi dal Cda dell’Inpgi permetterebbe l’erogazione di sussidi a favore dei freelance iscritti all’Istituto di previdenza dei giornalisti o dei loro figli che avessero superato la selezione per l’iscrizione a uno dei Collegi universitari di merito riconosciuti dal Ministero dell’università e della ricerca.
Il comunicato dell’Inpgi

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Giornalista professionista freelance. Dal 1983 collaboratore di testate locali e nazionali dai Castelli Romani per cronaca e sport. Presidente e docente dell’Università Popolare Castelli Romani, Ente terzo autorizzato dal Ministero della Giustizia alla Formazione professionale continua per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Consigliere dell’Inpgi e dell’Associazione stampa romana.
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