Via libera, finalmente, alla piena applicazione delle norme del nuovo Regolamento delle prestazioni della Gestione separata Inpgi (il cosiddetto “Inpgi 2”) anche per quanto riguarda le risorse finanziarie che potranno essere destinate ad aumentare i montanti contributivi (e quindi le future pensioni) individuali e a nuove forme di welfare, da individuare a favore dei giornalisti autonomi: freelance e parasubordinati. In attesa della validazione, prevista per legge, da parte dei Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia), l’approvazione da parte del Consiglio generale Inpgi del bilancio consuntivo 2021 permette al Comitato amministratore Inpgi 2 di poter dare così piena applicazione alle norme regolamentari da esso approvate all’unanimità nel 2018 e ratificare dai Ministeri alla fine del 2019.
Era già stata approvata tempo fa la ridefinizione dell’allocazione strategica degli investimenti del patrimonio dell’Inpgi 2 per ottimizzarne la redditività e ridurne la rischiosità (leggi qui: Inpgi 2: approvata dal Cda l’allocazione strategica degli investimenti della Gestione separata). Il nuovo Regolamento delle prestazioni entrato in vigore dal 2020 (leggi qui: Inpgi: pensioni più alte e maggiori tutele per i giornalisti iscritti alla Gestione separata) è stato il secondo pilastro di una radicale riforma dell’Inpgi 2.
Tale riforma, elaborata dal Comitato amministratore Inpgi 2 presieduto da Marina Macelloni, ha portato a compimento una elaborazione iniziata negli anni precedenti con il suo predecessore, Andrea Camporese. L’elaborazione ha comportato un’attenta interlocuzione con i Ministeri vigilanti sull’uso del patrimonio della Gestione separata in funzione di assicurare maggiori prestazioni pensionistiche e nuove forme di welfare. La riforma, tramite i due pilastri di cui si diceva, ha permesso di dare maggiore slancio e solidità all’Inpgi 2.
Queste due qualità ora permettono al Comitato amministratore dell’Inpgi 2, grazie a un patrimonio in continua crescita e consolidato grazie ai nuovi asset di investimento, di destinarne una parte ai montanti contributivi dei singoli e una parte a nuove prestazioni di welfare per sostenere i giornalisti autonomi, senza aggravi per i giornalisti. Le risorse derivano infatti dalla contribuzione integrativa posta a carico dei committenti e dagli extra-rendimenti della gestione patrimoniale.
Nei giorni scorsi era già arrivato a compimento un terzo pilastro, non meno importante, del progetto che ha ridisegnato in termini totalmente nuovi l’Inpgi 2: il prolungamento, per i circa 3.200 giornalisti e giornaliste che vi avevano aderito al momento del lancio sperimentale nel 2019, di Casagit W-In, ovvero l’assistenza sanitaria integrativa gratuita ai freelance e parasubordinati, grazie a un’apposita convenzione con la Casagit, finanziata a totale carico della Gestione separata Inpgi (leggi qui: Inpgi 2; ecco i risultati di buona amministrazione e autonomia: rinnovata Casagit gratis, pensioni più alte e nuovo welfare in arrivo).
«Grazie a questi risultati – si legge nella relazione del Comitato amministratore che accompagna il bilancio consuntivo 2021 – l’Inpgi continuerà ad esistere e a farsi carico delle esigenze previdenziali e di welfare di una parte della categoria ancora molto debole e poco tutelata ma in espansione. Una parte della categoria che, anche a causa della crisi strutturale dell’editoria, è destinata a diventare prevalente nel nostro mercato del lavoro. Nei prossimi anni l’obiettivo dell’Inpgi dovrà essere quello di accompagnare i giornalisti verso una sempre maggiore consapevolezza delle nuove forme di lavoro con cui dovranno confrontarsi e di aiutarli, insieme agli altri organismi di categoria, a diventare orgogliosi della loro libera professione».
Il bilancio consuntivo 2021 della Gestione separata Inpgi, varato con l’unanimità dei consensi dei consiglieri giornalisti dal Comitato amministratore, è stato ratificato solo a maggioranza dal Consiglio generale Inpgi. Spiace, a questo proposito, constatare che una parte dei consiglieri e delle consigliere generali (che rappresentano in Consiglio i giornalisti dipendenti e pensionati) abbia votato contro, senza nessuna spiegazione e senza neanche che ci sia stato un intervento contrario in Consiglio generale dopo quelli a favore dei rappresentanti della Gestione separata, Massimo Marciano e Nicola Chiarini.
Ancora una volta, a quanto pare, una parte minoritaria dei consiglieri Inpgi ha preso una posizione politica a priori, con il solo fine strumentale di marcare pubblicamente un contrasto verso gli amministratori dell’Istituto: cavalcando così l’onda della crisi decennale del mercato del lavoro giornalistico che ha portato il governo a scegliere di far confluire nell’Inps, dal 1º luglio 2022, la Gestione Inpgi dei lavoratori dipendenti. Eppure, anche in mancanza della riforma dell’intero comparto editoriale e dell’ampliamento della platea dei propri iscritti (correttivi che sono stati chiesti invano al governo dagli amministratori dell’Inpgi), il bilancio consuntivo 2021 della Gestione lavoratori dipendenti Inpgi (ratificato anch’esso a maggioranza dal Consiglio generale) mostra cifre in controtendenza rispetto al progresso della crisi finanziaria degli ultimi anni.
«I numeri del bilancio consuntivo 2021 [della Gestione Inpgi dei lavoratori dipendenti] – si legge infatti a questo proposito nella relazione della presidente Inpgi, Marina Macelloni, sul bilancio – seppur negativi sono in miglioramento rispetto a quelli dell’assestamento approvato pochi mesi fa (-201,2 milioni anziché -225,5 milioni), così come il risultato della gestione previdenziale (-190,6 milioni anziché -214,2 milioni)». Questo, nonostante continui a ritmi mai precedentemente registrati in alcun comparto del lavoro in Italia la crisi del mercato del lavoro giornalistico dipendente: «Nel 2021 – dice ancora Macelloni – l’Inpgi ha perso 1.022 rapporti di lavoro attivi, che si aggiungono agli 855 persi nel 2020. E sappiamo tutti che l’esodo dalle redazioni è stato frenato solo dal blocco dei licenziamenti e dall’utilizzo di strumenti come la Cigs in deroga con causale Covid, strumenti destinati ad esaurirsi nei prossimi mesi».
Qui l’Inpgi ha pubblicato le relazioni integrali ai bilanci consuntivi 2021 della Gestione dei lavoratori dipendenti e della Gestione separata dei giornalisti autonomi: Inpgi: Il Consiglio generale ratifica i bilanci consuntivi 2021.
Giornalista professionista freelance. Dal 1983 collaboratore di testate locali e nazionali dai Castelli Romani per cronaca e sport. Presidente e docente dell’Università Popolare Castelli Romani, Ente terzo autorizzato dal Ministero della Giustizia alla Formazione professionale continua per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Consigliere dell’Inpgi e dell’Associazione stampa romana.
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