L’ossessione della politica italiana per sempre nuovi “bavagli” all’informazione
Cdm vara norma che impedisce riferimenti alle ordinanze di custodia. Insorgono i giornalisti: «Informazione libera solo se chiara e completa»
Cdm vara norma che impedisce riferimenti alle ordinanze di custodia. Insorgono i giornalisti: «Informazione libera solo se chiara e completa»
Ospite alla Festa nazionale della Riscossa Popolare, il cuoco ha additato i cronisti quali «primi obiettivi della resistenza continentale in sostegno del popolo palestinese». Il sindacato «Affermazioni pericolose». La condanna dell’Ordine.
Il sindacato coinvolgendo i direttori, le direttrici e le redazioni delle principali testate italiane si rivolge al premier Benjamin Netanyahu chiedendogli di «mantenere gli impegni a tutela della libertà di informazione, consentendo ai media stranieri un accesso immediato e indipendente nella Striscia, e di rispettare gli obblighi internazionali di proteggere i giornalisti in quanto civili».
La videomaker collaboratrice de ilfattoquotidiano.it Angela Nittoli, il fotografo del Corriere della Sera Massimo Barsoum e il videomaker freelance Roberto Di Matteo stavano andando a documentare un’azione degli attivisti.
La denuncia del sindacato: «Dopo l’invio di contestazioni disciplinari ai giornalisti, accusati di aver utilizzato senza limiti le ore di assemblea per decidere se scioperare, l’editore scrive alla redazione dettando le condizioni per ritirarle. Ancora una volta prende di mira i colleghi ricattando e limitando il diritto di assemblea».
Al tavolo erano presenti, per gli editori, il responsabile del dipartimento sindacale Stefano De Alessandri, il direttore generale Fabrizio Carotti e il responsabile area lavoro e welfare Stefano Scarpino; per il sindacato era presente la giunta federale.
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