L’annunciata prossima approvazione, da parte del Governo, del decreto sul terzo bonus per freelance e parasubordinati iscritti all’Inpgi 2, il varo dell’indennità per congedo parentale straordinario causa Covid-19 per i giornalisti autonomi, gli adempimenti contributivi (e conseguenti dilazioni per l’emergenza sanitaria) per la Gestione separata Inpgi, le vertenze delicate e innovative aperte, come quella dei collaboratori del Messaggero: la tradizionale pausa di agosto delle attività presenta quest’anno importanti attese sulle questioni che più direttamente riguardano i giornalisti autonomi.
Dopo mesi di attesa, quello che avrebbe dovuto essere il bonus di maggio, il terzo di quelli previsti per gli iscritti alle Casse previdenziali delle professioni (e quindi anche per freelance e parasubordinati dell’Inpgi 2) sembra prossimo ad arrivare in pieno periodo ferragostano. Fonti governative annunciano che il provvedimento dovrebbe vedere la luce in questo mese di agosto. Come riferiscono gli organi di informazione, la decisione sarebbe slittata fino ad oggi per trovare le risorse per aumentare l’importo del bonus, che dai 600 euro delle prime due erogazioni dovrebbe passare a 1.000, anche se c’è ancora incertezza sulla definizione della platea dei beneficiari, e per definire di conseguenza i mutati dettagli della misura non più con un Decreto interministeriale attuativo del Decreto legge Rilancio, come originariamente previsto, bensì nel più complesso ambito del nuovo Decreto legge di agosto. Il ritardo nella emanazione della norma attuativa è stato lamentato dall’Adepp, l’Associazione che riunisce le Casse dei professionisti. Al di là delle indiscrezioni di questi giorni, per sapere gli esatti termini sui quali si baserà l’erogazione del terzo bonus occorrerà attendere il testo che andrà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL Agosto, che quindi dovrebbe arrivare secondo le previsioni nel pieno del periodo feriale.
Intanto è arrivata l’approvazione, da parte dei Ministeri vigilanti sull’Inpgi, Lavoro ed Economia, delle delibere del Comitato amministratore della Gestione separata che il 29 aprile scorso hanno istituito un congedo parentale straordinario, che si potrà richiedere dal prossimo 1° settembre all’Inpgi 2, per i giornalisti freelance e parasubordinati. Una decisione conseguente alla sospensione dei servizi per l’infanzia e delle attività didattiche a causa dell’emergenza Covid-19. Ne potranno usufruire i giornalisti autonomi con figli di età non superiore a 12 anni, ovvero anche di età superiore, se disabili, purché non abbiano ottenuto il bonus baby-sitter a carico dello Stato. L’Inpgi ha già illustrato nella sua newsletter e nel proprio sito di notizie i dettagli del provvedimento e le modalità per poter presentare a settembre la relativa domanda.
Sempre tramite il sito di notizie dell’Inpgi e attraverso la newsletter, l’Istituto di previdenza informa i giornalisti freelance sulla scadenza del versamento del contributo minimo per il 2020 alla Gestione separata e sulla possibilità di rinviarne il pagamento di un anno, fino al 31 ottobre 2021, causa emergenza Covid-19, per chi ha un reddito inferiore ai 30mila euro che deriva esclusivamente da collaborazioni giornalistiche e non ha altre attività economiche. Contemporaneamente, sul sito istituzionale dell’Inpgi è già attiva l’area per la comunicazione reddituale online per l’anno di imposta 2019 da parte dei freelance, contente anche le relative istruzioni, che andrà fatta entro il prossimo 30 settembre.
In merito al contributo minimo 2020 e alla comunicazione reddituale 2019, su questo sito abbiamo già fornito le informazioni generali su entrambi gli adempimenti, compresa la possibilità di dilazione del pagamento a causa dell’emergenza Covid-19. E abbiamo anche illustrato la decisione circa l’inversione delle date degli adempimenti stessi rispetto agli anni precedenti, conseguente alla riforma regolamentare della Gestione separata del 2019, comunicata agli iscritti lo scorso 11 ottobre dall’Inpgi tramite newsletter e sito.
Sul fronte delle questioni del lavoro, resta alta l’attenzione sulla vertenza aperta dall’assemblea dei collaboratori del quotidiano Il Messaggero in merito alla ennesima riduzione unilaterale dei compensi decisa d’autorità dalla proprietà del giornale. Una decisione che ha portato alla proclamazione di tre giorni di sciopero da parte dei collaboratori, con l’assistenza della Federazione nazionale della stampa e con il fattivo supporto di due delle Associazioni regionali di stampa interessate per il territorio di diffusione del quotidiano romano, l’Associazione stampa umbra e il Sindacato giornalisti abruzzesi.
La vertenza, approdata anche all’attenzione del Parlamento e del Governo e che ha suscitato l’intervento dell’Ordine dei giornalisti, che ha richiesto l’apertura di un provvedimento disciplinare a carico del direttore, rappresenta un caso-pilota in grado di aprire una stagione nuova nella difesa dei diritti della parte più debole della categoria professionale. Su questo sito abbiamo raccolto tutte le tappe della vertenza qui: Il Messaggero, collaboratori in sciopero: «No ai tagli di compensi già da fame».
Un’estate, insomma, che lascerà poco tempo alle pause. E che già presenta nell’aria i temi caldi della ripresa, come quello annoso della riforma della legge professionale per rispondere alla mutata realtà del lavoro nel mondo dell’informazione di oggi, che caratterizzerà il confronto elettorale che porterà al rinnovo dei Consigli nazionale e regionali dell’Ordine dei giornalisti. Un confronto che da settembre ci vedrà interessati partecipi. Per il momento, l’augurio è per tutti di un sereno periodo estivo.
Giornalista professionista freelance. Dal 1983 collaboratore di testate locali e nazionali dai Castelli Romani per cronaca e sport. Presidente e docente dell’Università Popolare Castelli Romani, Ente terzo autorizzato dal Ministero della Giustizia alla Formazione professionale continua per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Consigliere dell’Inpgi e dell’Associazione stampa romana.
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