Il documento dei collaboratori
RESTA IN SILENZIO PER FARSI ASCOLTARE: SCIOPERO DEI COLLABORATORI
Tre giorni di astensione dal lavoro a partire da venerdì 10 luglio. #valgopiùdi7euro
Non abbiamo altra scelta. Per la dignità del lavoro, per il diritto dei giornalisti di informare, e per il diritto dei lettori di essere informati da giornalisti liberi e indipendenti, siamo costretti a proclamare un pacchetto di 3 giorni di sciopero contro i tagli dei compensi e per lanciare un segnale forte all’editore che sta ignorando ogni richiesta di dialogo. D’intesa con il sindacato unico e unitario dei giornalisti Italiani, la Fnsi, l’Assemblea di Collaboratori del Messaggero dichiara SCIOPERO nei giorni venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 luglio e invita tutte le colleghe e i colleghi ad aderire alla protesta.
Dopo l’apertura di formale stato di agitazione il 23 giugno 2020 insieme alla Fnsi; dopo che l’azienda non si è degnata nemmeno di sedersi a discutere; dopo aver dimostrato in tutti i modi, e in anni di lavoro, l’apporto fondamentale dei giornalisti non-dipendenti e il senso di appartenenza alla testata; dopo la reiterata non applicazione del Contratto nazionale di lavoro nella parte che regola il nostro lavoro: SCIOPERIAMO.
L’Assemblea rinnova l’appello e formale richiesta di ritirare la proposta unilaterale di taglio dei compensi a partire dal 14 luglio; invita i colleghi e le colleghe a non accettare decurtazioni a pezzi già oggi pagati la miseria anche di 7 euro.
L’Assemblea si scusa con i lettori per l’astensione dal lavoro: ma questa è una battaglia che dobbiamo fare tutti insieme per la qualità dell’informazione e la dignità del lavoro. Siamo giornalisti sottopagati e senza diritti, come tanti, e abbiamo deciso di lanciare un segnale forte e indispensabile.
L’Azienda sa bene l’apporto fondamentale dei collaboratori che ogni giorno, in ogni condizione, informano milioni di cittadini sui loro territori in Lazio, Umbria, Abruzzo e non solo.
Al nostro Direttore, a cui va l’augurio di buon lavoro per il recente incarico, segnaliamo che i doveri di solidarietà professionale e colleganza alla base dei corretti rapporti, appunto, tra colleghi, impallidiscono di fronte alla mail che abbiamo ricevuto e in cui ci consiglia di accettare le riduzioni unilaterali, chiudendo gli occhi sulla non applicazione del contratto.
Solo tenendo i taccuini chiusi e i pc spenti speriamo che l’azienda apra il confronto, che chiederemo incessantemente anche tramite la mediazione delle istituzioni, chiamate in causa da un comportamento inaccettabile dell’editore.
l’Assemblea dei Collaboratori de Il Messaggero
La posizione di sindacato e Ordine dei giornalisti e le reazioni politiche
https://www.fnsi.it/il-sostegno-del-sindacato-ai-colleghi-del-messaggero-lorusso-lo-sciopero-atto-di-denuncia-forte-e-perentorio
https://odg.roma.it/il-messaggero-odg-lazio-a-fianco-dei-collaboratori-rispettare-carta-di-firenze/
Le reazioni e le tappe dell’agitazione
AGI0838 3 POL 0 R01 / Giornalisti: Gallo (M5s), precarieta’ e’ attacco democrazia = (AGI) – Roma, 10 lug – “Il lavoro senza regole e la precarietà dei corrispondenti nel Messaggero rappresentano un attacco alla democrazia, mettendo a rischio l’informazione libera. Perchè solo rafforzando le tutele dei giornalisti ci si libera dai ricatti – così Luigi Gallo Presidente della commissione cultura del movimento 5 stelle della camera dei deputati in merito allo stato di agitazione che vede coinvolti circa 80 giornalisti. Ho presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente del consiglio dei ministri e al ministro del lavoro e alle politiche sociali, e sollecitato il sottosegretario all’editoria Martella per sapere come mai l’azienda, uno degli editori più conosciuti d’Italia con ben nove testate giornalistiche di sua proprietà non abbia voluto confrontarsi con i lavoratori, come si evince dalle richieste formulate dalla FNSI. Si parla di sette euro lordi per un articolo sul cartaceo. Questa decurtazione prevista dal 14 luglio è il segno di una profonda crisi del panorama dell’informazione da non sottovalutare perché va a discapito dei giornalisti ma anche di ognuno di noi che da sempre combatte per una società con una informazione libera. Il giornalismo di qualità è un contributo fondamentale per arricchire il dibattito del Paese e per garantire il diritto all’informazione così come previsto all’articolo 21 della Costituzione, bisogna prima di tutto tutelare l’indipendenza economica dei giornalisti. Per questi motivi, il lavoro di giornalisti senza diritti, senza tutele e senza garanzie non può che riflettersi sull’intera società. “
DIR2534 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT GIORNALISMO. GALLO (M5S): A MESSAGGERO LAVORO SENZA REGOLE “CON PRECARIETÀ DEI CORRISPONDENTI È ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA” (DIRE) Napoli, 10 lug. – “Il lavoro senza regole e la precarieta’ dei corrispondenti nel Messaggero rappresentano un attacco alla democrazia, mettendo a rischio l’informazione libera. Perche’ solo rafforzando le tutele dei giornalisti ci si libera dai ricatti”. Cosi’ Luigi Gallo presidente della commissione Cultura del Movimento 5 stelle della Camera dei deputati in merito allo stato di agitazione che vede coinvolti circa 80 giornalisti. “Ho presentato un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro del Lavoro e alle politiche sociali, e sollecitato il sottosegretario all’editoria Martella per sapere come mai l’azienda, uno degli editori piu’ conosciuti d’Italia con ben nove testate giornalistiche di sua proprieta’ non abbia voluto confrontarsi con i lavoratori, come si evince dalle richieste formulate dalla FNSI. Si parla di sette euro lordi per un articolo sul cartaceo. Questa decurtazione prevista dal 14 luglio e’ il segno di una profonda crisi del panorama dell’informazione da non sottovalutare perche’ va a discapito dei giornalisti ma anche di ognuno di noi che da sempre combatte per una societa’ con una informazione libera. Il giornalismo di qualita’ e’ un contributo fondamentale per arricchire il dibattito del Paese e per garantire il diritto all’informazione cosi’ come previsto all’articolo 21 della Costituzione, bisogna prima di tutto tutelare l’indipendenza economica dei giornalisti. Per questi motivi – conclude Gallo -, il lavoro di giornalisti senza diritti, senza tutele e senza garanzie non puo’ che riflettersi sull’intera societa’”. (Com/Red/ Dire) 18:53 10-07-20
https://www.ildigitale.it/sciopero-giornalisti-messaggero-taglio-compensi/
https://www.fnsi.it/il-messaggero-lassemblea-dei-collaboratori-valiamo-piu-di-7-euro
A CITTADINI E PERSONALITA’
#ControCorrente Lazio si unisce alla mobilitazione dei collaboratori de Il Messaggero.
Porre condizioni unilaterali al rapporto di lavoro significa violare qualsiasi equilibrio di diritto. L’azienda mette all’angolo una categoria, quella dei collaboratori, che rappresenta un valore aggiunto e in molti casi un sostegno alla produzione di informazione e di contenuti editoriali.
https://www.fnsi.it/tagli-ai-compensi-dei-collaboratori-del-messaggero-lasu-al-fianco-dei-colleghi
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