E’ stata diramata il 6 luglio dal servizio entrate contributive dell’Inpgi una circolare esplicativa sul contributo minimo per il 2020, per il quale è possibile una dilazione del pagamento a causa dell’emergenza Covid-19, e sulla comunicazione del reddito professionale autonomo giornalistico per l’anno di imposta 2019. Da quest’anno le due scadenze sono invertite rispetto al passato: contributo minimo entro luglio e comunicazione entro settembre.
Il testo completo della circolare può essere scaricato al seguente link: Circolare Inpgi del 6/7/2020
L’inversione delle date tra comunicazione reddituale (fino all’anno scorso si faceva a luglio, da quest’anno in poi si farà a settembre) e versamento del contributo minimo annuale in acconto (fino al 2019 a settembre, dal 2020 in poi a luglio) è stata decisa con la riforma del Regolamento della Gestione separata, approvata nello scorso mese di ottobre dai Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia) e comunicata ai propri iscritti dall’Inpgi l’11 ottobre 2019 attraverso la propria newsletter. Chi non riceve la newsletter può iscriversi comunicando il proprio indirizzo di posta elettronica a webmaster@inpginotizie.it; per la newsletter collegata a questo sito, invece, ci si può iscrivere qui: https://www.riformagiornalisti.it/newsletter/
Nella comunicazione dell’11 ottobre scorso dell’Inpgi si spiegano i motivi dell’inversione di date tra versamento dell’acconto e comunicazione reddituale:
«Per quanto riguarda gli adempimenti contributivi si è proceduto a semplificare i termini di scadenza della comunicazione reddituale alla Gestione Separata da parte degli iscritti, facendoli coincidere con quelli previsti per la presentazione della denuncia dei redditi all’Amministrazione finanziaria, fissata al 30 settembre (per la modalità telematica). Resta fermo, invece, il termine di scadenza dell’eventuale contributo a saldo, fissato al successivo 31 ottobre. Inoltre, al fine di evitare la sovrapposizione dei diversi adempimenti, la scadenza del versamento del contributo minimo in acconto (attualmente fissato al 30 settembre) è stata anticipata al 31 luglio».
Ulteriori informazioni sul provvedimento le abbiano esposte su questo sito in questo articolo: Inpgi 2, facciamo chiarezza sull’acconto 2020 a luglio: i perché della scelta, chi e quando l’ha decisa, la possibilità di rimandare il pagamento.
La facoltà di avvalersi della dilazione del pagamento – senza aggravio di interessi e sanzioni – dell’acconto 2020 fino al 31/10/2021 (data di scadenza del versamento del saldo sempre per il 2020), come la sua eventuale rateizzazione fino ad un massimo di sei rate mensili di uguale importo ognuna, sono una facoltà che può essere esercitata autonomamente, senza alcuna formalità, da ogni iscritto all’Inpgi 2 che abbia un reddito annuo derivante da collaborazioni giornalistiche autonome inferiore ai 30mila euro. Sono esclusi da questa facoltà gli iscritti alla Gestione separata che abbiano un reddito che sia superiore ai 30mila euro annui e che derivi anche da altri lavori, non essendo quindi esclusivamente giornalisti freelance ma avendo anche altre fonti di reddito derivanti da altre professioni o attività economiche.
La volontà di avvalersi della rateizzazione potrà essere espressa nella comunicazione reddituale annuale (che per l’anno di imposta 2019 verrà fatta nel prossimo mese di settembre).
Tuttavia, per evitare possibili equivoci, è bene comunicare la propria volontà di avvalersi di questa facoltà, relativamente all’acconto 2020, entro il 31 luglio 2020 (data di scadenza fissata dal Regolamento per il versamento del contributo annuale minimo in acconto), indicando i propri dati anagrafici e i propri recapiti, utilizzando una di queste tre modalità:
a) presentando una comunicazione scritta all’ufficio di corrispondenza regionale dell’Inpgi della propria regione di iscrizione all’Ordine dei giornalisti;
b) inviando una e-mail a gestione_separata@inpgi.it;
c) inviando una pec all’indirizzo contributi@inpgi.legalmail.it.
Della dilazione del pagamento e della rateizzazione possono avvalersi coloro che nel 2019 hanno conseguito un reddito da lavoro autonomo giornalistico inferiore ai 30mila euro. Chi volesse rateizzare l’importo minimo da qui a ottobre 2021, può effettuare più versamenti con gli stessi codici (nel caso di pagamento con F24/Accise) o causale (in caso di pagamento tramite bonifico) previsti per il versamento in unica soluzione (come indicato nella circolare linkata sopra).
Cerchiamo di esemplificare, per maggiore chiarezza, la spiegazione data sopra su dilazione e rateizzazione del contributo minimo 2020. Non sono previste particolari formalità: la comunicazione reddituale annuale permetterà di comunicare anche la volontà di rateizzare i pagamenti. E’ solo consigliabile mandare una semplice comunicazione di volontà di avvalersi o della dilazione o della rateizzazione dell’acconto 2020 (scegliendo uno dei tre metodi sopra suggeriti in questo articolo), ma solo per lo scrupolo di evitare fraintendimenti sul superamento della data limite del 31 luglio prossimo. Se si decide di versare in unica soluzione (dilazione), si ha la scelta di farlo in qualunque giorno lo si desideri da qui a un anno e tre mesi, entro il 31/10/2021. Se si desidera versare il dovuto in sei rate (rateizzazione), visto che la rateizzazione è senza interessi basta dividere per sei l’importo complessivo. La quota così calcolata va pagata ogni mese per sei mesi iniziando quando si vuole, purché la sesta rata sia versata entro il 31/10/2021.
La facoltà di dilazione del versamento sarà possibile, come verrà comunicato dall’Inpgi nei prossimi mesi, anche per il saldo 2019, la cui scadenza è prevista per il 31 ottobre 2020. In questo caso può essere chiesta una rateizzazione del pagamento, alle medesime condizioni e con le stesse procedure viste sopra, fino a 12 rate mensili, specificandolo nella comunicazione reddituale che verrà fatta a settembre.
Giornalista professionista freelance. Dal 1983 collaboratore di testate locali e nazionali dai Castelli Romani per cronaca e sport. Presidente e docente dell’Università Popolare Castelli Romani, Ente terzo autorizzato dal Ministero della Giustizia alla Formazione professionale continua per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Consigliere dell’Inpgi e dell’Associazione stampa romana.
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