Nella attuale situazione di grande sofferenza che ognuno sta vivendo a causa della emergenza sanitaria mondiale in corso, l’augurio di trascorrere, pur con tutte le difficoltà del momento, una serena Pasqua vuol dire recuperarne, con ancor più forza, l’originario significato di momento di pace e di rinascita. Al di là di ogni significato, laico o religioso, che si voglia darle e superando ogni confine e ogni divisione, materiali o ideali che siano.
Senza alcuna forma di retorica, resa ancor più inutile dalle circostanze di queste settimane, rivolgiamoci a vicenda l’augurio di tornare a incontrarci presto: negli spazi di socialità, nei luoghi di lavoro, nelle occasioni di dibattito, nelle nostre attività di servizio per la comunità professionale, nei momenti di formazione, che sono opportunità di confronto e di crescita reciproca.
L’augurio di rinascita, di fronte alla preoccupazione della crisi economica e sociale che potrà essere la pesante eredità che ci lascerà l’emergenza Covid-19 una volta terminata (speriamo presto), stavolta investe ancora più del solito le nostre energie per la difesa dei diritti civlli, sociali, alla salute e al lavoro, già da tempo messi in crisi.
Giornalista professionista freelance. Dal 1983 collaboratore di testate locali e nazionali dai Castelli Romani per cronaca e sport. Presidente e docente dell’Università Popolare Castelli Romani, Ente terzo autorizzato dal Ministero della Giustizia alla Formazione professionale continua per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Consigliere dell’Inpgi e dell’Associazione stampa romana.
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